ACCOGLIENTI X SCELTA....!

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Questo blog è stato creato per dare ai ragazzi dell'ACG della parrocchia S. Biagio di Paternò-Ct, la possibilità di esprimere le proprie idee, le loro proposte e iniziative, per mostrare a tutti cosa significa far parte di questa grande associazione di Azione Cattolica. Il progetto è alquanto ambizioso e non mancheranno le difficoltà, ma di volontà per portare avanti questa iniziativa, ce ne davvero tanta!!!

Benvenuti Ragazzi!!!

Un grande saluto a tutti i visitatori di questo blog realizzato dai giovani dell'ACG della mitica parrocchia S. Biagio di Paternò!!!
Purtroppo stiamo ancora lavorando per rendere questo blog più ricco e divertente...
Aspettiamo tanti consigli per migliorare questo progetto che i nostri ragazzi si sono impegnati a portare avanti!!!
Nel nostro cuore speriamo di far conoscere a tanti giovani questa magnifica realtà... l' Azione Cattolica!!!
Un caloroso abbraccio a tutti!!!
CIAO!!!










Halloween o "murticeddi"?



LA RICORRENZA DEI DEFUNTI

La globalizzazione sta lentamente divorando le tradizioni ed i costumi: ha ancora senso parlare de "u iornu dei morti"?
Riuscirà la cupa tradizione irlandese a soppiantare quella siciliana dolce e romantica? La società dei consumi dice sì, ma forse per "il nostro caro estinto" c'è ancora qualche speranza.



Ormai da un decennio, anche nelle nostre città, vampiri, fantasmi, pipistrelli, e zucche illuminate hanno preso il posto dei tradizionali giocatoli che si usava regalare ai bambini per la feste dei morti.
Intendiamoci: si tratta di due tradizioni distinte e separate: la festività di Halloween, di origine celtica era diffusa sino a qualche anno fa, solo in Inghilterra e negli Stati Uniti, ma oggi si è quasi del tutto italianizzata a giudicare dal successo crescente che riscuote. Si tratta di un evento molto atteso dai giovani d'oggi e che, diciamolo pure, rappresenta un business consolidato per i titolari di locali notturni, discoteche e negozi vari.

A ben guardare gli addobbi delle vetrine e a vedere i preparativi che in moltissime scuole si stanno effettuando sembra proprio che l’antica festa celtica abbia preso il sopravvento, ma forse qualche possibilità è ancora data, e probabilmente se si spiegasse chiaramente l'origine delle due feste, la bilancia potrebbe ancora pendere dalla parte della Sicilia. Questo sarebbe il compito principale dei genitori e degli insegnanti, ma anche i nonni e i media, possono fare la loro parte.
Vediamo un po' di spiegare sperando di essere d'aiuto e di dare uno spunto per ulteriori approfondimenti.
Halloween, festa prettamente irlandese, esportata negli Usa negli anni quaranta dell'Ottocento, risale alle antiche tradizioni celtiche. Per i Celti il nuovo anno cominciava il primo novembre; giorno che segnava la fine dell'estate e l'inizio del buio e freddo inverno. Essi ritenevano che nella notte fra il 31 ottobre e il 1 novembre, tutte le leggi del tempo fossero sospese, permettendo agli spiriti dei morti durante l'anno precedente, di tornare sulla terra in cerca di corpi da possedere per il prossimo anno.
I vivi non volevano essere posseduti, così la notte del 31 ottobre spegnevano i focolari nelle loro case per renderle fredde e indesiderabili, e si travestivano con maschere mostruose, girando per tutto il vicinato e facendo un gran frastuono, di modo da spaventare gli spiriti.
La festa si trasformò, nel mondo anglosassone, in una festa per bambini, che, mascherandosi, andavano in giro, porta a porta, a ripetere il ritornello "Trick or treat?" ossia "dolcetto o scherzetto?". L'origine di tale usanza sembra debba attribuirsi alle leggende che attribuivano alle fate l'uso di fare scherzi pestiferi se non avessero trovato latte e cibo sulla soglia delle case.

Oggi non solo i bambini ma anche gli adulti amano travestirsi per fare scherzi, ma questo ha una motivazione, infatti nei Paesi anglosassoni, non esiste la festa di Carnevale, e così si supplisce con Halloween.

In epoca cristiana, queste tradizioni erano ancora molto presenti e la Chiesa cattolica faticava a sradicare i culti pagani. Per questo, nel settimo secolo il Papa Bonifacio IV, istituì la festa di Ognissanti il 13 maggio, ma nell'anno 835 Papa Gregorio la spostò al primo novembre, pensando in questo modo di dare un nuovo significato ai culti pagani e sradicare l'antica festa celtica. Inoltre, nel 998, Odilo abate di Cluny, aggiungeva al calendario cristiano il 2 novembre come data per commemorare i defunti.


La tradizione siciliana, più dolce e romantica, che sostituisce sia Babbo Natale che la Befana, ricorda ai bambini i parenti morti, e fa desiderare la loro visita.
Infatti, il 2 novembre, ogni città siciliana fa una gran festa: scuole chiuse per almeno due giorni, grandi luminarie, bancarelle stracolme di giocattoli che verranno acquistati dai genitori o dai nonni e nascosti in casa. Questo perché la nostra tradizione vuole che la notte tra l'uno e il due novembre, i nostri cari "murticeddi ", tornino a visitare i propri cari, e ai bambini che sono stati buoni durante l'anno e che hanno pregato per loro, portino dolci, giocattoli, scarpe e vestiti nuovi.

Nei tempi andati tutti i bambini, ricchi e poveri, andavano a letto presto e la mattina del due novembre andavano in giro per casa alla ricerca dei doni lasciati dai “murticeddi” che , in silenzio mentre tutti dormono, entrano in casa, accarezzano e baciano in fronte i propri amati, rimboccano loro le coperte e poi si allontanano, non prima però di aver lasciato tanti doni nascosti per casa: dentro un armadio, sul tappeto o magari sotto il letto, perché la gioia dei bimbi al mattino è proprio quella di cercare i regali che durante la "visita" notturna i nonni, gli zii, i parenti che non ci sono più, hanno lasciato chissà dove per casa.
Le fiere dei morti erano piene di bancarelle ricche di giocattoli e dolci e i bambini pregavano che i loro morticini gli portassero il bene desiderato.
Per tutto si ringraziava i “murticeddi”, e si andava con animo grato al cimitero per portare loro un fiore e ricordarli come quando erano in vita.


Ma pensiamo che la battaglia non sia ancora persa. Non è escluso che la "festività dei morti", possa tornare alle vecchie glorie, e Halloween sia raccontato solo come fatto di cultura e costume di altri paesi, perché è giusto che ogni popolo debba conservare le proprie usanze e le proprie tradizioni.

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