ACCOGLIENTI X SCELTA....!
Benvenuti Ragazzi!!!
Purtroppo stiamo ancora lavorando per rendere questo blog più ricco e divertente...
Aspettiamo tanti consigli per migliorare questo progetto che i nostri ragazzi si sono impegnati a portare avanti!!!
Nel nostro cuore speriamo di far conoscere a tanti giovani questa magnifica realtà... l' Azione Cattolica!!!
Un caloroso abbraccio a tutti!!!
CIAO!!!
Azione Cattolica Story
Ciao ragazzi!!!
Questa che sto per postare è la prima parte della nostra rubrica
"Azione Cattolica Story"...
per far conoscere un pò a tutti il vissuto di questa grande associazione dalla nascita ad oggi.
Buona lettura ragazzi!!!
PRIMA PARTE
1. STORIA E CARISMA
Il primo nucleo dell’Azione Cattolica è costituito dalla “Società della Gioventù Cattolica Italiana”, fondata nel 1867 da Mario Fani e Giovanni Acquadermi.
Acquadermi il primo presidente (1868-1870), svolge soprattutto un’azione di forte impegno interiore: cerca uno spazio autenticamente religioso nell’ambito della società del tempo e si pone nella scia della tradizionale fedeltà al Papa e alla Santa Sede. Il programma è riassunto nel trinomio preghiera, azione e sacrificio e si traduce nella fedeltà a quattro doveri principali: devozione alla S. Sede, studio della religione, vita cristiana, esserci.
Con il pontificato di Benedetto XV si ha un passo decisivo nell’organizzazione dell’AC: nel 1915 viene istituita la giunta direttiva, un’organizzazione centrale e superiore di coordinamento, la cui guida è affidata a Giuseppe Della Torre. Sullo stesso modello si costituiscono anche le giunte diocesane e parrocchiali.
In questo periodo nascono le prime forme di aggregazione femminile. Nel 1909 viene fondata l’Unione fra le Donne Cattoliche, che si caratterizza: 1) per la formazione morale-religiosa, più che per la presenza pubblica e politica; 2) per la dipendenza dalla gerarchia ecclesiale; 3) per l’atteggiamento critico verso il femminismo di quegli anni. La svolta decisiva si ha nel 1919 con la nascita della Gioventù Femminile di AC, promossa da Armida Barrelli, la quale darà un contributo notevole all’emancipazione del laicato e alla valorizzazione della donna nella Chiesa.
L’AC in senso stretto nasce negli anni ’20 . Nell’enciclica “Urbi arcano Dei” del 1922, Pio XI definisce l’AC come “la partecipazione dei laici all’apostolato gerarchico per la difesa dei principi religiosi e morali, per lo sviluppo di una sana e benefica azione sociale, sotto la guida della gerarchia ecclesiastica, al di fuori e al di sopra dei partiti politici, nell’intento di restaurare la vita cattolica nella famiglia e nella società”. Il suo fine, identificato con quello stesso della Chiesa, viene specificato in una serie di finalità particolari, quali la cooperazione alla vita religiosa, la difesa della religione, la cristianizzazione della famiglia, l’ispirazione cristiana di tutta la vita civile,…
Nel 1923 l’AC viene suddivisa in quattro sezioni: Società della Gioventù Cattolica Italiana, Federazione Italiana Uomini Cattolici, FUCI, Unione Femminile Cattolica Italiana, che si articola in Unione Donne Cattoliche, Gioventù Femminile Cattolica e Universitarie Cattoliche.
Nel 1926 nasce l’Associazione dei Fanciulli Cattolici d’Italia, mentre le associazioni giovanili suddividono i soci per età. Si propone un itinerario formativo che accompagni gli aderenti fin dall’infanzia, tenendo conto dell’età, del sesso e spesso anche della condizione professionale e sociale.
Durante la guerra l’AC è impegnata soprattutto in un’opera di assistenza alle famiglie e ai soldati. Pio XII ne affida la direzione a tre Vescovi, mentre a livello diocesano e parrocchiale le giunte sono sostituite da consulte presiedute rispettivamente dal vescovo e dal parroco. Dopo la guerra si ha una ripresa dell’attività, grazie alla nascita (o rinascita) di vari movimenti coordinati da una consulta nazionale.
Il momento di massima espansione si ha negli anni 1946-55, che vedono una partecipazione quasi diretta dell’AC alle competizioni elettorali e alle questioni politiche.
Fin dall’inizio del suo pontificato Giovanni XXIII chiede all’AC una “unificazione” della struttura organizzativa. Sotto la spinta del Papa, del Concilio e del mutato contesto socio-ecclesiale viene elaborato un nuovo statuto, approvato da Paolo VI nel 1969, che da all’associazione una configurazione più nitida e unitaria. Scompare la distinzione per sessi, i quattro rami vengono sostituiti da due settori, uno per gli adulti e uno per i giovani, e nasce l’Azione Cattolica dei Ragazzi; a livello nazionale, diocesano e parrocchiale i nuovi organi sono l’Assemblea, il Consiglio, la Presidenza e il Presidente; viene istituito il Delegato regionale.
Nel 1997 viene fondato l’Istituto Paolo VI, per lo studio della storia dell’AC e del movimento cattolico in Italia, e nel 1998 l’Istituto Vittorio Bachelet, per promuovere la cultura sociale e politica. Nel triennio ’86-89 l’AC propone il Progetto Formativo Apostolico Unitario (PFAU), a cui si uniscono, successivamente, i progetti dei Settori Adulti e Giovani, dell’ACR, del Movimento Studenti (MSAC) e del Movimento Lavoratori (MLAC).
Dunque un’AC tutt’altro che superata, ma che al contrario chiede di essere accolta e sostenuta dalle comunità parrocchiali, forte anche dell’invito del Papa che in varie occasioni ha ricordato che l’esperienza associativa dell’AC è particolarmente raccomandata dal Vaticano II.
Continua...
Che cos'è l'Azione Cattolica?
"E' una realta' di cristiani che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme in nome del Signore e sono in comunicazione permanente con la Chiesa e il mondo". (V. Bachelet)
Per aderire all'AC
Ma che si fa?
Mi dici cos'è per te l'AC...
Ci riuniamo settimanalmente:
ogni sabato ore 17.00 (ACR ),
ogni mercoledì alle ore 18.00 (ACG)
e sempre il mercoledì alle ore 17.00 (Adulti)
nei saloni della parrocchia S. Biagio di Paternò - CT
VI ASPETTIAMO....
1 commenti:
ciao a tutti sono chiara un bacio e un abbraccio e bellissimo ciao ciao
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