ACCOGLIENTI X SCELTA....!
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Questo blog è stato creato per dare ai ragazzi dell'ACG della parrocchia S. Biagio di Paternò-Ct, la possibilità di esprimere le proprie idee, le loro proposte e iniziative, per mostrare a tutti cosa significa far parte di questa grande associazione di Azione Cattolica. Il progetto è alquanto ambizioso e non mancheranno le difficoltà, ma di volontà per portare avanti questa iniziativa, ce ne davvero tanta!!!
Benvenuti Ragazzi!!!
Un grande saluto a tutti i visitatori di questo blog realizzato dai giovani dell'ACG della mitica parrocchia S. Biagio di Paternò!!!
Purtroppo stiamo ancora lavorando per rendere questo blog più ricco e divertente...
Aspettiamo tanti consigli per migliorare questo progetto che i nostri ragazzi si sono impegnati a portare avanti!!!
Nel nostro cuore speriamo di far conoscere a tanti giovani questa magnifica realtà... l' Azione Cattolica!!!
Un caloroso abbraccio a tutti!!!
CIAO!!!
Purtroppo stiamo ancora lavorando per rendere questo blog più ricco e divertente...
Aspettiamo tanti consigli per migliorare questo progetto che i nostri ragazzi si sono impegnati a portare avanti!!!
Nel nostro cuore speriamo di far conoscere a tanti giovani questa magnifica realtà... l' Azione Cattolica!!!
Un caloroso abbraccio a tutti!!!
CIAO!!!
Lampada per i Miei Passi...
Seconda Domenica d'Avvento
Dal Vangelo secondo Matteo (3,1-12)
In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».
Riflessioni...
Nella Bibbia l’abito fa il monaco. Vedi Giovanni Battista e la sua tunica di peli di cammello e la sua cintura di pelle, cioè il suo essere come Elia, cioè un profeta, uno essenziale e che richiama l’essenziale, cioè Dio.
Anche oggi la moda vuol fare associare l’identità di una persona con il modo di vestire.
Oggi c’è anche un’altra “moda”: pesci, rettili, animali di vario genere, stemmi di case costruttrici di moto o automobili, ideogrammi uncinati o facce stile arte dei Maia, i soliti cuori trafitti, teste di aquila e facce arrabbiate, personaggi dei fumetti. Di cosa stiamo parlando? Ma di tatuaggi, ovvio!
Non è proprio una “moda”, perché ha dei risultati che permangono troppo a lungo rispetto ai tempi della moda stessa.
I tatuatori, coloro che dipingono sulla pelle degli altri, avvisano che una incisione sulla pelle è per sempre, non è come un orecchino o un anello, ancor meno come un vestito: è cucirsi addosso una scelta definitiva.
Una volta, tantissimi anni fa, il tatuaggio era il segno di proprietà che il padrone stampava sullo schiavo.
E’ un segno di appartenenza anche oggi, ma non è chiaro “a chi” o “a che “cosa”: forse lo si fa per appartenere ad una genera- zione diversa, che contesta …
Però, per questo senso del “non si può cancellare”, del “per sempre”, rinvia a qualcosa di profondo.
Anche i cristiani hanno ricevuto un segno di novità, di appartenenza profondo: con le unzioni del battesimo e quella della cresima è come avessero fatto un tatuaggio indelebile!
Ed è Dio che ce l’ha fatto questo segno, questo sigillo, che dice un suo dono, segno del battesimo nello Spirito Santo che abbiamo ricevuto, un’offerta d’amore senza “se” e senza “ma” che Dio ha fatto con ciascuno di noi.
Dirà Giovanni Battista: “Io devo diminuire, Cristo deve crescere”. E’ una frase che vale anche per noi, perché il tatuaggio dello Spirito Santo faccia sempre di più vedere che siamo della squadra dei “tatuati da e di Dio”, sua proprietà, sullo stile di Gesù.
Dal Vangelo secondo Matteo (3,1-12)
In quei giorni comparve Giovanni il Battista a predicare nel deserto della Giudea, dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
Egli è colui che fu annunziato dal profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Allora accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e dalla zona adiacente il Giordano; e, confessando i loro peccati, si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano.
Vedendo però molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all'ira imminente? Fate dunque frutti degni di conversione, e non crediate di poter dire fra voi: Abbiamo Abramo per padre. Vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre. Gia la scure è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Io vi battezzo con acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non son degno neanche di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito santo e fuoco. Egli ha in mano il ventilabro, pulirà la sua aia e raccoglierà il suo grano nel granaio, ma brucerà la pula con un fuoco inestinguibile».
Riflessioni...
Nella Bibbia l’abito fa il monaco. Vedi Giovanni Battista e la sua tunica di peli di cammello e la sua cintura di pelle, cioè il suo essere come Elia, cioè un profeta, uno essenziale e che richiama l’essenziale, cioè Dio.
Anche oggi la moda vuol fare associare l’identità di una persona con il modo di vestire.
Oggi c’è anche un’altra “moda”: pesci, rettili, animali di vario genere, stemmi di case costruttrici di moto o automobili, ideogrammi uncinati o facce stile arte dei Maia, i soliti cuori trafitti, teste di aquila e facce arrabbiate, personaggi dei fumetti. Di cosa stiamo parlando? Ma di tatuaggi, ovvio!
Non è proprio una “moda”, perché ha dei risultati che permangono troppo a lungo rispetto ai tempi della moda stessa.
I tatuatori, coloro che dipingono sulla pelle degli altri, avvisano che una incisione sulla pelle è per sempre, non è come un orecchino o un anello, ancor meno come un vestito: è cucirsi addosso una scelta definitiva.
Una volta, tantissimi anni fa, il tatuaggio era il segno di proprietà che il padrone stampava sullo schiavo.
E’ un segno di appartenenza anche oggi, ma non è chiaro “a chi” o “a che “cosa”: forse lo si fa per appartenere ad una genera- zione diversa, che contesta …
Però, per questo senso del “non si può cancellare”, del “per sempre”, rinvia a qualcosa di profondo.
Anche i cristiani hanno ricevuto un segno di novità, di appartenenza profondo: con le unzioni del battesimo e quella della cresima è come avessero fatto un tatuaggio indelebile!
Ed è Dio che ce l’ha fatto questo segno, questo sigillo, che dice un suo dono, segno del battesimo nello Spirito Santo che abbiamo ricevuto, un’offerta d’amore senza “se” e senza “ma” che Dio ha fatto con ciascuno di noi.
Dirà Giovanni Battista: “Io devo diminuire, Cristo deve crescere”. E’ una frase che vale anche per noi, perché il tatuaggio dello Spirito Santo faccia sempre di più vedere che siamo della squadra dei “tatuati da e di Dio”, sua proprietà, sullo stile di Gesù.
Parole dal Cuore...
Signore Gesù, sentiamo più vicino il giorno del tuo Natale! Aiutaci
a prepararlo raddrizzando i pensieri del nostro cuore e spianando
le alture della nostra superbia che ci impedisce di fare comunione
con i fratelli. Tu sei il nostro Salvatore e vivi e regni per tutti i secoli
dei secoli.
a prepararlo raddrizzando i pensieri del nostro cuore e spianando
le alture della nostra superbia che ci impedisce di fare comunione
con i fratelli. Tu sei il nostro Salvatore e vivi e regni per tutti i secoli
dei secoli.
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Che cos'è l'Azione Cattolica?
"E' una realta' di cristiani che si conoscono, che si vogliono bene, che lavorano assieme in nome del Signore e sono in comunicazione permanente con la Chiesa e il mondo". (V. Bachelet)
Per aderire all'AC
Chi vuole aderire all'AC deve rivolgersi alla propria parrocchia. L'adesione, infatti, è una scelta maturata personalmente di far parte della chiesa nella forma dell'associazione.
E la chiesa concreta che incontriamo in mezzo alle nostre case è proprio la parrocchia.
Potete contattare la nostra associazione parrocchiale a questo indirizzo: Parrocchia S.Biagio,via Messina, Paternò (Catania) tel. 095 842130
Sarete benvenuti !
Ma che si fa?
Vieni e vedrai… molto, moltissimo dipende proprio da te! Perché protagonisti siamo noi con le nostre vite.
Dalle nostre esperienze concrete nascono percorsi che hanno l’obiettivo di rendere il nostro cuore “abitabile”.
Per questo ci incontriamo e ci formiamo, stiamo con gioia nelle nostre comunità parrocchiali, prendendo un impegno con noi stessi e con chi ci cammina accanto.
Mi dici cos'è per te l'AC...
Ti dovrei dire che l’Ac è un’associazione, ha una storia lunga eccetera eccetera… ma la tua domanda mi provoca: l’Ac mi ha insegnato a prendere tra le mani la mia vita, a stare nella Chiesa da protagonista, ad interessarmi delle persone che mi sono intorno, del mio quartiere, della mia città. Mi ha circondato di persone speciali, che mi hanno spinto a non accontentarmi e a cercare quel qualcosa in più che ho sempre desiderato. Ad avvicinarmi a Dio come ad una persona, e non un oggetto misterioso che gioca a nascondino tra le nuvole. Ad incontrare Cristo e accoglierlo nella mia vita.
Azione Cattolica Giovani - S. Biagio - Paternò CT
Ci riuniamo settimanalmente:
ogni sabato ore 17.00 (ACR ),
ogni mercoledì alle ore 18.00 (ACG)
e sempre il mercoledì alle ore 17.00 (Adulti)
nei saloni della parrocchia S. Biagio di Paternò - CT
VI ASPETTIAMO....
Ci riuniamo settimanalmente:
ogni sabato ore 17.00 (ACR ),
ogni mercoledì alle ore 18.00 (ACG)
e sempre il mercoledì alle ore 17.00 (Adulti)
nei saloni della parrocchia S. Biagio di Paternò - CT
VI ASPETTIAMO....
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